La Quaresima
La Quaresima è il periodo che precede la Pasqua durante il quale i fedeli sono chiamati alla "conversione a Dio". In questo periodo i cristiani sono chiamati al digiuno, alla preghiera e alla carità verso il prossimo.La Quaresima inizia il Mercoledì delle Ceneri e si conclude il Giovedì Santo con la celebrazione (la messa In Cena Domini) che apre il Triduo Pasquale. La Quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica, e altre chiese cristiane, celebra lungo l'anno liturgico.È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito Romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito Ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso. Tale periodo è caratterizzato dall'invito insistente alla conversione a Dio Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico.
Le origini del canto cristiano
La musica ha con il culto e la liturgia cristiana un rapporto strettissimo sin dalle origini più remote. Le diverse chiese cristiane, da quella siriaca a quella romana, da quella ortodossa fino alle declinazioni riformate, si sono invece poste spesso in posizione contraddittoria, accettandone l'indiscutibile forza liturgica talvolta, opponendosi all'incontrollabile potere comunicativo talaltra.Per cui, da qui in poi, il percorso della musica sarà tratteggiato spesso dalla relazione che essa ha avuto con gli uomini che nella storia hanno retto il comando della chiesa, mentre con il cristianesimo è indiscutibile che la musica non possa che essere stata nella quasi totalità delle sue espressioni un autentico atto di fede e di amore per l'intero universo. Alle origini del culto cristiano la musica già c'era. Non nel senso che era già stata inventata, cosa che abbiamo appurato negli articoli precedenti; nel senso che c'era già la musica che avrebbe costituito il repertorio liturgico cristiano. I primi cristiani furono ebrei, e quegli ebrei neocristiani insieme all'annuncio di Gesù portarono pure la Bibbia e il repertorio liturgico che da essa emanava. Il canto cristiano affonda le sue radici nella Sinagoga d'Israele ed i primi cristiani furono piuttosto conservatori rispetto a ciò che avevano mantenuto del rito ebraico. Ecco perché sin dalle primissime testimonianze la liturgia cristiana propone Inni, Salmi e Canti spirituali di origine ebraica.
La liturgia e il canto cristiano
Il nome liturgia indica l'insieme dei riti e delle cerimonie del culto cristiano,nelle forme ufficiali stabilite dalla Chiesa. Ne sono escluse quindi le manifestazioni spontanee e locali di culto, che perciò si consideravano paraliturgiche (o extraliturgiche) anche quando furono ammesse, approvate e accolte a fianco delle preghiere e delle funzioni "ufficiali".La liturgia cristiana ebbe una formazione lenta e laboriosa a partire dai secoli III-IV: per affermare l'unità del culto, uguale per tutti i credenti (salvo non sostanziali differenze da luogo a luogo),la Chiesa romana dovette superare tra l'altro I particolarismi locali. Questo processo formativo fu condotto completamento nell'età carolingia; i cambiamenti che la Chiesa dispose in seguito-e che riguardarono sia gli aspetti esteriori, visivi, delle cerimonie, sia quelli dottrinali e pastorali espressi attraverso la parola, sia quelli della preghiera cantata-non modificarono sostanzialmente la liturgia quale fu definita in quel periodo. Le cerimonie liturgiche, e quindi le preghiere e i canti, erano legate allo svolgimento delle festività disposte dal calendario dell'anno liturgico i cui momenti centrali sono la nascita di Cristo (Natale) e la sua morte e resurrezione (Pasqua). Alcune festività furono mutate dalla tradizione giudaica.L'anno liturgico inizia con l'avvento (quattro domeniche prima di Natale) e prosegue con il Natale e l'Epifania,la Quaresima, la Pasqua,la Pentecoste e la Trinità.Le principali cerimonie della liturgia romana sono due: la celebrazione eucaristica, che comunemente si chiama messa, e gli uffici delle Ore.La celebrazione eucaristica rievoca l'ultima cena di Gesù Cristo a Gerusalemme, prima della sua condanna a crocefissione, ed è la principale manifestazione del culto e fonte spirituale della vita cristiana.Si articola in tre parti: riti di introduzione, liturgia della parola e liturgia sacrificale. Ognuna delle parti contiene numerose prghiere e canti. Alcuni di questi anno testi variabili, che mutano cioè secondo il calendario liturgico (Proprium Missae o parti mobili ); altri invece hanno un testo immutabile e vengono cantati sempre, tutti o in parte ( Ordinarium Missae o parti ordinarie o fisse).I brani dell'Ordinarium Missae sono cinque: Kyrie eleison o preghiera litanica, Gloria in excelis Deo o Inno angelico, Credo in unum Deum o simbolo, Sanctus e Agnus Dei.L'ordinario della messa ha un importanza particolare nella stori della musica perchè i compositori che, a partire dal XIV secolo ai nostri giorni - Machaut, Palestrina, Bach, Mozart, Beethoven, Stravinski... - scrissero delle messe, mettevano in musica i testi dell'Ordinario, ed essi soli.Sotto l'aspetto musicale, oltre che a quello liturgico, i brani più importanti del Proprium Missae sono: l'Introito, il Graduale, l'Alleluja (che nei tempi penitenziale è sostituito dal Tratto), l'Offertorio, Il Communio.
Le parti della messa
Proprio Ordinario
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|------------ Introito Kyrie eleison
Riti d'introduzione | Gloria in axcelis Deo
|------------ Colletta
|------------ Lettura (Epistola)
| Graduale
Liturgia della parola | Alleluja (opp. Tratto)
| Vangelo
|------------ Credo in unum Deum
|------------ Offertorio
| Prefazio
| Sanctus
| Canone
Liturgia sacrificale | Pater noster
| Agnus Dei
| Communio
| Postcommunio
|------------ Ite, missa est
Organo come “strumento principe della liturgia”
L’organo gode di una tradizione antichissima: pare che al tempo di Pipino il Breve, re dei Franchi, già s’usasse questo strumento per accompagnare il canto nelle celebrazioni religiose. Anche se l’organo oggi è diventato una vera e propria “orchestra” (con tutti i limiti di questa definizione), il Concilio Vaticano II ha deciso di ribadire una tradizione millenaria. E i motivi di questo sono variegati: si passa da motivazioni semplicemente tecniche – come la possibilità di sostenere il suono e dunque fornire un perfetto accordo con le voci – a ragioni teologiche e filosofiche. L’organo medievale, infatti, possedeva un unico corpo di canne, in piú file, che venivano suonate tutte assieme, in un blocco inscindibile (blockwerk); questa particolarità aveva un significato nella rappresentazione della Harmonia Mundi, per la quale le canne dell’organo rappresentano tutta la Chiesa unita nella lode a Dio, ognuna funzionale ma non unica indispensabile. Sebbene oggi l’organo possieda piú registri, però, il concetto di Harmonia Mundi non viene affatto meno, anzi, ne è rafforzato, in quanto i registri che si uniscono tra loro rappresentano i fedeli, che raggiungono un perfetto accordo personale per cantare la loro lode a Dio.
La Quaresima è vicina. Proponiamo, alcune antifone per i salmi delle domeniche e le festività del periodo della Quaresima. Mercoledí delle ceneri: Perdonaci, signore I domenica di Quaresima – Anno A I domenica di Quaresima – Anno B: Tutti i sentieri I domenica di Quaresima – Anno C: Resta con noi, Signore II domenica di Quaresima – Anno A II domenica di Quaresima – Anno B: Camminerò II domenica di Quaresima – Anno C: Il Signore è mia luce e mia salvezza III domenica di Quaresima – Anno A III domenica di Quaresima – Anno B: Signore, tu solo hai parole di vita eterna III domenica di Quaresima – Anno C: Il Signore ha pietà del suo popolo IV domenica di Quaresima “laetare” – Anno A IV domenica di Quaresima “laetare” – Anno B: Il ricordo di te IV domenica di Quaresima “laetare” – Anno C V domenica di Quaresima – Anno A V domenica di Quaresima – Anno B: Crea in me, o Dio V domenica di Quaresima – Anno C